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Susi Lillo e Piermario Mameli hanno fatto del tan­go argentino la loro filosofia di vita oltre che una professio­ne.
Abbracciare il Tango nella sua totalità ha rap­presentato un motivo di incontro e di scambio con altre persone e definito un traguardo: il mettersi in gioco anche attraverso l’insegnamento.
I corsi hanno infatti l’obbiettivo di diffondere sì la tecnica, la cultura, la storia e gli aspetti più ludici della disciplina, ma anche, e soprattutto, quello di fare vivere gli effetti “terapeutici“ e benefici legati alla pratica del tango. 

Il tango è capace di far emergere aspetti della propria personalità, problematiche e resistenze portando quindi ad una presa di coscienza di tali dinami­che e offrendo, a chi lo desidera, una possibilità in più di conoscenza di sè e di benessere psico-fisico.

Per questo i corsi non puntano al “Tango Show” che vanifica la componente più emozionale e ricca della relazione tra i due ballerini.
Si balla il tango per sentire, non per mostrarsi, in un rapporto di profonda intimità non condivisibile se non nella forma più esteriore. Si condivide la musica, il luogo, le regole, l’atmosfera.

Non il dialogo silenzioso e profondo che si crea tra i due ballerini: unico, irripetibile ogni volta.
Dialogo consapevolmente vissuto e consumato tutto, per la sola durata di un tango. 

Tre minuti. Poi ognuno porta con sè un’esperienza che nutre emotivamente, ma non sostituisce le proprie  quotidiane relazioni.
Rispettivamente Presidente e Vicepresidente dell'Associazione Tango Indipendente lavorano nell'ambito dell'organizzazione di eventi culturali finalizzati alla divulgazione della cultura argentina in tutte le sue forme.

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